martedì 13 novembre 2012

Quando vai a vela

Quando vai a vela, ci sono molte andature, c’è il traverso, la poppa, il gran lasco, ma quasi sempre per andare dove vuoi, per arrivare alla tua boa devi andare di bolina.
La bolina è un andatura difficile, controvento, faticosa, devi essere sempre vigile, devi virare, cazzare, faticare, tenere saldo il timone per non perdere il controllo della tua barca.
Il vento ti soffia contro, più vento soffi
a e più vai veloce, più vai veloce controvento e più la tua velocità aumenta, puoi sbandare, puoi esitare, puoi straorzare, ma per arrivare alla tua meta, alla tua boa devi tenere stretto, cazzare le scotte e proseguire.
Troverai sul tuo percorso onde piccole e grandi, che ti verranno contro, che destabilizzeranno, che ti spingeranno indietro, ma tu devi proseguire, senza poggiare, senza mollare la scotta perché la tua boa è ancora lì a dritta.
Potresti scegliere una rotta più comoda, me allungheresti solo il tuo percorso o addirittura rischieresti di allontanarti dalla boa, dalla tua meta.
Io amo il mare e il vento, sono nella mia vita e dentro di me.
Li rispetto e ne ho paura, ma ne sono attratto, sono legato a loro, quando il vento picchia sulla mia faccia sento una dolce carezza che mi pulisce l’anima, che porta via tutto quello che ho voluto lasciare a terra.
Per arrivare alla mia boa, per arrivare alla mia meta dovrò attraversare quel mare infinito, solcare le onde, andare controvento.
Io sono un velista, e anche quando le scotte mi taglieranno le mani, quando la spuma bianca mi bagnerà la faccia, quando la paura mi toglierà il respiro, io non poggerò, io voglio andare controvento per giungere alla mia boa, alla mia meta.

giovedì 9 agosto 2012

Una Vita Spericolata

Non posso sicuramente dire di aver vissuto tutta la mia vita, e spero di farne ancora un bel pò di strada e di vita, ma oramai sono passati 25 anni da quando un giorno ho iniziato ad ascoltare Vita Spericolata di Vasco Rossi, un Vasco di cui tutti sanno che sono fansissimo, ma stranamente proprio questa canzone non è tra quelle che ascolto di più, nonostante sia un capolavoro non solo di Vasco ma del patrimonio della musica Italiana.
Forse 25 anni fà, quando un giorno durante la gita scolastica che mi portava a roma, ho ascoltato ripetutamente questa canzone, che faceva parte di una cassetta acquistata durante l'estate che si chiamava "C'è chi dice no", comprata forse più perchè incuriosito da questo tipo ribelle e rock che avevo visto a deejay television.
Voglio una vita spericolata
Voglio una vita maleducata
di quelle vite fatte così
In quel periodo la mia vita stava cambiando molto, uscivano da un infanzia passata tra libri, comodore 64, televisione e pochi amici perchè venivo da una città poco adatta ad un bambino che purtroppo si trovava a vivere in un quartiere ancora meno adatto a lui ad una nuova vita fatta di compagni di gioco e di studio, maleducati, che il pomeriggio amavano  vivere la vità tra cazzeggio, partite interminabili a pallone sull'asfalto e storie, anzi fantasie su possibili fidanzatine. Si parlava di possibili primi baci, di come vivevano i grandi mentre noi contavamo i pochi spicci che avevamo in tasca, ma senza spenderne nessuno vivevamo la nostra giornata. All'improvviso mi trovai in un mondo nuovo inizia a voler percorrere una vita maleducata, ad essere non più quella pecorella bianca, a cui carezzavano la testa e a cui promettevano che studiando e impegnandosi un giorno quella pecorella sarebbe diventato un bel caprone forte e con un bel in carico nel gregge.
Avrei dovuto seguire le orme di mio padre forse, le stesse di mio nonno. Dovevo diventare una persona rispettabile.
Beh non sono un teppista, credo di ritenermi una persona che merita rispetto, e credo di averne dato sempre ad alti, ma fortunatamente la mia è stata una vita spericolata, una vita vissuta non per diventare qualcuno, non per assicurarmi un futuro, un posto, un amicizia ma ben si una vita per vivere la vita.
A volte quando parlo con qualche amico, che si lamenta di come sono o mi fa appunti su come non mi vesto sempre tutto perfettino o tutto alla moda, mi verrebbe da dire....ma io sono rock...ma io vivo rock....quando giravo con gli stivali non era per farli vedere, o perchè erano di marca, ma perchè in quel momento io mi sentivo di vivere con gli stivali. Non creo che il gatto con gli stivali porti gli stivali per fare bella figura
A volte penso a quando sono con quelli che mi conoscono di meno o che mi frequentano di meno e si devono sentire per ore raccontare le mie avventure e soprattutto le mie disavventure. Si perchè una vita spericolata non è di quelle che va tutto liscio, ma non è nemmeno per forza una di quelle che devi correre di notte a fari spenti o lanciarti con il paracadute da migliaia di metri. La mia vita spericolata è una vita spericolata perchè vissuta e purtroppo in una vita vissuta non può andare tutto liscio, ma alla fine ripensando alle disavventure e a come potrebbe essere se invece fosse andato tutto liscio, mi dico "ma sai che palle".
Certo a volte impreco e dico "cazzo ma mai una volta che va una cosa liscia senza problemi", ma lo dico più che altro in quelle giornate che sono davvero stanco o che devo fare le cose veloci e non vorrei altri cento mila cazzi che complicano le cose.
Ma quant'è che ultimamente ho pensato alla canzone di Vasco?
Spesso, almeno una volta al mese mi vedo con quelli che per me sono fratelli, amici con cui sono cresciuto da più di 20 anni, amici per cui se sto facendo altro e mi chiamano davvero lascio tutto e vado almeno che non stia davvero incasinato in quel momento e mi chiamano per una cazzata. Ma se mi chiamano stasera ci vediamo, quindi con un pò di margine, allora mando a fare in culo tutto e preferisco stare con loro.
Beh dopo 20 anni nonostante più o meno abbiamo seguito gli stereotipi della vita comune e delle nostre età simili, la sera quando ci vediamo ci ritroviamo a raccontare di vite completamente diverse, con problemi che possono sembrare simili ma che sono molto diversi, con cause e conseguenze diverse. Problemi che ci raccontiamo con intimità e ai quali con rispetto ognuno cerca di dare la propria idea o di raccontare quale sia stata la propria esperienza simile o cerca di dare il proprio aiuto morale o fisico.
Serate a raccontare, a parlare, a ridere, a piangere a bestemmiare.
E poi ci troveremo come le Star
A bere del whisky al Roxy Bar
Oppure non c'incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
Ognuno col suo viaggio ognuno diverso
Ognuno in fondo perso
Dentro i cazzi suoi
Chi sa se le star bevono davvero il whisky e se si incontrano tra di loro
Noi a volte capita che per un cazzo o un altro, non ci vediamo per giorni, anche perchè mettere insieme due teste è difficile, figurarsi 4 o 5.
Cercare di fissare un appuntamento a volte è un impresa, altre capita di vedersi invece per una settimana quasi tutte le sere.
Ogni volta che ci rivediamo è un riprendere quello che avevamo lasciato, ma miscelando subito con nuovi racconti, nuove avventure, nuovi episodi nostri o di conoscenti.
Ogni volta sembra quasi di sapere già come andrà a finire la storia che ci stiamo raccontando è invece c'è sempre una sorpresa, un finale diverso, uno scoprire che anche se ci conosciamo da sempre, in questi anni ci sono cose tra di noi che non abbiamo vissuto insieme, modi di fare che non ci immaginavamo, modi di pensare diversi, situazioni vissute inaspettate. A volte basta distrarsi un attimo che la vita degli altri cambi ancora più veloce della propria.
E a dire che per anni ci stavamo quasi per perdere di vista, quasi per andare ognuno per la propria strada, ma da solo, ma questa è un altra storia.