martedì 13 novembre 2012

Quando vai a vela

Quando vai a vela, ci sono molte andature, c’è il traverso, la poppa, il gran lasco, ma quasi sempre per andare dove vuoi, per arrivare alla tua boa devi andare di bolina.
La bolina è un andatura difficile, controvento, faticosa, devi essere sempre vigile, devi virare, cazzare, faticare, tenere saldo il timone per non perdere il controllo della tua barca.
Il vento ti soffia contro, più vento soffi
a e più vai veloce, più vai veloce controvento e più la tua velocità aumenta, puoi sbandare, puoi esitare, puoi straorzare, ma per arrivare alla tua meta, alla tua boa devi tenere stretto, cazzare le scotte e proseguire.
Troverai sul tuo percorso onde piccole e grandi, che ti verranno contro, che destabilizzeranno, che ti spingeranno indietro, ma tu devi proseguire, senza poggiare, senza mollare la scotta perché la tua boa è ancora lì a dritta.
Potresti scegliere una rotta più comoda, me allungheresti solo il tuo percorso o addirittura rischieresti di allontanarti dalla boa, dalla tua meta.
Io amo il mare e il vento, sono nella mia vita e dentro di me.
Li rispetto e ne ho paura, ma ne sono attratto, sono legato a loro, quando il vento picchia sulla mia faccia sento una dolce carezza che mi pulisce l’anima, che porta via tutto quello che ho voluto lasciare a terra.
Per arrivare alla mia boa, per arrivare alla mia meta dovrò attraversare quel mare infinito, solcare le onde, andare controvento.
Io sono un velista, e anche quando le scotte mi taglieranno le mani, quando la spuma bianca mi bagnerà la faccia, quando la paura mi toglierà il respiro, io non poggerò, io voglio andare controvento per giungere alla mia boa, alla mia meta.