lunedì 30 dicembre 2013

Terremoto dell'80

Ieri sera c'è stata una piccola scossa, cioè tanto piccola non era, io l'ho sentita e come, ma non sono stato l'unico. Dico piccola perchè il mio ricordo va sempre a quella per me traumatica dell'80.
Le ultime qui in campania onestamente non le avevo sentite un granchè, forse perchè prima vivevo a piano terra, o forse perchè erano un pò meno forti.
In un attimo tutti si sono precipitati giù, io ho sentito il classico rumore di battere forte vicino al muro susseguito dal cane della signora di sotto che abbaiava insistentemente.
Fortunatamente ad ora non si sono rilevati problemi a strutture e persone, resta la paura di altre scosse naturalmente e già qualcuno parlava di dormire in macchina, io prego il Dio che sia già tutto finito.
In macchina ricordo di averci dormito davvero io ce l'ho, è un ricordo vivissimo nonostante siano passati 33 anni.
A quel tempi vivevo a Napoli, e il nostro palazzo, era antisismico. Ecco non so bene come funzioni, ma quel palazzo dondolava come un altalena, dicono che è fatto a posta, io ricordo però i mobili camminare per dentro casa come in un cartone animato.
La discesa per le scale, quella poi è stata da film horror. Le nostre scale erano ricoperte di lastroni di marmo, e io mia madre (con mia sorella in braccio) scendevamo le scale dal quarto piano con questi lastroni che si distaccavano dal muro, e che rischiavamo di prendere addosso.
Poi giù nel parcheggio il panico di tutti. Ricordo che mio nonno, che viveva al settimo piano non volle abbandonare la sua casa, migliaia di persone erano già in macchina o per strada, e lui era affacciato al balcone che dava sulla piazza.
La notte abbiamo dormito in macchina, io e mio cugino Gigi, nella macchina della mamma, una 127 bianca, parcheggiata in quella che era la fabbrica dove lavorava in quel periodo mio padre.Non so i nostri genitori con mia sorella neonata dove avessero dormito, però ricordo netto il risveglio, forse ci eravamo addormentati insieme in macchina non sapendo che li ci avrebbero lasciati.
Quel Natale l'abbiamo passato a casa di amici di mio padre che vivevano vicino al suo posto di lavoro, e che ci ospitarono a casa loro.
Io avevo quasi 6 anni,  e davvero credo di essere rimasto traumatizzato, il ricordo è così vivo, da avermi fatto vivere sempre con la fobia di questa forza devastante.

martedì 24 dicembre 2013

Ricordi del 24 Dicembre

Stamattina scendendo per andare a comprare le vongole per stasera, la mia mente è tornata a due ricordi di molto anni fà.
Il primo triste purtroppo, riguarda il furto del mio scooter Sfera Piaggio, che aveva pochi mesi di vita e che per me, ma come per ogni sedicenne era come il destriero per il suo cavaliere.
Era la vigilia di Natale, e come ogni vigilia, organizzavamo la partita a calcetto, nelle prime ore del pomeriggio. Non so nelle altre case, ma almeno nella mia a pranzo si mangiava poco o nulla, per conservarsi per la sera, e poi mia madre era troppo presa dal cenone che non avrebbe potuto cucinare anche a pranzo.
Be comunque torno a casa , lego lo scooter sotto casa, salgo, mi cambio e scendo, credo di essere stato a casa 10 minuti o poco più.
Be purtroppo quando ho aperto il portone di casa, di fronte a me non c'era lo scooter.
Subito ho iniziato a correre, e fuori il cancello di casa ho incontrato alcuni amici che mi aspettavano con lo scooter, che sono partiti anche loro subito avvisando tutti. A breve come una macchia di olio sull'acqua ci eravamo diffusi nelle strade e nelle campagne della mia città, ma purtroppo nulla da fare. Ancora oggi mi viene il dubbio che lo scooter stesse sotto al garage di casa mia, rubato da qualcuno del parco, o da qualcuno che aveva un palo nel parco.
Credo che sia stato traumatico quel Natale, un ragazzo aspetta mesi, o forse anni per avere lo scooter, e quando te lo levano? Quello che forse dovrebbe essere uno dei giorni più belli dell'anno per un adolescente
Il secondo ricordo, che mi è venuto in mente proprio stamattina è quello che io Rodolfo e Pasquale tutte le mattine o quasi tutte le mattine del periodo di Natale, andavamo molto presto a correre.
Onestamente non era ne un idea mia, ne di Rodolfo, ma Pasquale che era molto più atletico e meno pigro di noi ci convinceva che era bello e salutare.
Be intanto stavamo solo noi la mattina presto per strada, a sentire in faccia quell'aria ghiacciata.
Ricordo che una mattina scesi con le mie Reebok Pump nuove, gonfiai il palloncino quasi come per darmi più carica. Rodolfo se non ricordo male i primi metri diceva poco e nulla, forse pensava a chi glie l'avesse fatto fare di seguirmi, ma credo che non me lo chiedeva perchè sapeva che nemmeno io conoscevo la risposta.
Stamattina andando al supermarket c'era un bel pò di gente che con tanto di calzamaglia correva. La giornata è decisamente buona, ma il fresco in faccia si sente davvero.
Non ricordo cosa facessi quando tornavo a casa dopo quello'eretta di corsa mattutina, ma mi viene il dubbio, che mi ributtassi sotto le coperte cercando quel poco di tepore rimasto.


Ps: per me il primo giorno più bello dell'anno era il giorno che finiva la scuola, susseguito da quello della lettura dei quadri di fine anno, naturalmente se questi erano positivi.